28 Novembre
Darsena del Sale
Nata l’Associazione Grazia Deledda, una Nobel a Cervia.
Il legame profondo tra Cervia e Grazia Deledda si rafforza con una nuova iniziativa: la nascita dell’Associazione ‘Grazia Deledda, una Nobel a Cervia’. L’Associazione si presenterà alla città nel corso di un incontro con Luigi Contu, direttore Ansa e autore del volume ‘I libri si sentono soli’ (La Nave di Teseo’), lunedì 28 novembre alle 17.00 in Darsena del Sale (piazzale dei Salinari, 1).
Con Contu dialogheranno Marisa Ostolani, giornalista, presidente dell’Associazione, e Patrizia Asproni, presidente di Confcultura e componente del Comitato ministeriale per il 150/mo della nascita di Grazia Deledda.
L’Associazione, fondata da 10 donne, è nata sull’onda dell’interesse suscitato dalla campagna stampa su Villa Caravella, la villetta comprata dalla Deledda nel 1928 con i soldi del premio Nobel, venduta dagli eredi a privati nel 1979.
Nel corso di un incontro con l’Amministrazione Comunale, la proprietà si è dichiarata disponibile a mettere a disposizione il cortile della casa (oggi usato come parcheggio dell’Hotel che sorge sullo stesso terreno) nei periodi di bassa stagione turistica per iniziative pubbliche mentre il Comune si è impegnato a ristrutturare la targa ricordo e a predisporre un’adeguata cartellonistica per facilitare almeno la visita esterna della dimora storica.
Oltre a creare un legame continuativo tra Villa Caravella e la città, l’Associazione intende impegnarsi per trasformare il patto di amicizia stretto nel nome della Deledda nel novembre del 2021 tra i Comuni di Cervia e di Nuoro in un vero e proprio patto di gemellaggio.
‘’Le iniziative per il 150/mo della nascita della Premio Nobel hanno gettato una nuova luce sull’ eredità culturale della Deledda esaltandone la modernità’ e la forza anticipatrice, non convenzionale. A questo si aggiungono il coraggio e l’ambizione con cui ha sempre perseguito il suo sogno di felicità e di gloria che l’hanno portata fino al Nobel con la quarta elementare in tasca e che ne fanno un esempio straordinario di emancipazione, una femminista ante litteram’’, afferma la presidente dell’Associazione, Marisa Ostolani. ‘’Nel discorso di insediamento, la stessa premier ha citato Grazia Deledda tra le 16 donne che più di altre hanno contribuito a fare avanzare la condizione femminile in Italia. Cervia non può restare ferma o limitarsi ad iniziative saltuarie. Dobbiamo essere all’altezza dell’unica italiana premio Nobel per la letteratura che tanto lustro ha dato a Cervia, scegliendo di mettervi radici e di vivere qui una parte importante della sua vita. Cominciando dallo spiraglio aperto su Villa Caravella’’.
Scheda
Grazia e Deledda e “la bella e ventosa Cervia”
Le molte stagioni estive che Grazia Deledda ha trascorso a Cervia, dal 1920 al 1935, hanno segnato la sua vicenda sia esistenziale che artistica. Dal punto di vista biografico, la città, con la sua natura e i suoi abitanti, è stata uno dei luoghi più cari allascrittricesarda-prima edunicaitalianapremioNobelperlaletteratura-che ne è divenuta cittadina onoraria nel 1927, l’anno in cui il Nobel (assegnatole nel 1926) le fu consegnato.
La Deledda, che abitava col marito e i figli a Roma, sceglie Cervia per trascorrervi il periodo estivo attratta non tanto dall’aspetto mondano e vacanziero della città, allora agli inizi dello sviluppo turistico, ma dalla tranquillità e dall’atmosfera di pace, e dalla vicinanza della località alle residenze di alcuni amici scrittori, primo tra tutti Marino Moretti, che viveva a Cesenatico, ma anche Alfredo Panzini, che aveva casa a Bellaria, e il santarcangiolese Antonio Baldini.
Queste quindici estati la portano a conoscere ed amare il paesaggio cervese, a percorrere le sue strade, sia all’interno del paese, nella vicina campagna e nella pineta che la circondava, che lungo la spiaggia. Tre sono le case in cui soggiorna: Villa Igea, vicino al porto, poi una nel «vialetto Oppi», nei pressi dell’attuale viale dei Mille, e infine la villetta acquistata nel 1928, situata nell’allora viale Litoraneo, chiamata dai figli «la Nuvoletta», e poi, quando nel 1932 al viale è dato il nome di Cristoforo Colombo, «la Caravella».
La scrittrice conosce e ama della “bella-verde ventosa” Cervia anche la gente, gli abitanti, personaggi umili e semplici che, ritratti dalla penna della scrittrice, diventano figure indimenticabili: contadini, salinai, pescatori e pescivendoli, fino ai più celebri, come il “gobbino portafortuna” Trucolo, che ha ispirato le novelle La fortuna e Il piccione, o Isotta Gervasi, la dottoressa cervese ricordata in Agosto felice. Cervia ha avuto un ruolo determinante anche nella produzione letteraria deleddiana. Qui sono ambientati Il segreto dell’uomo solitario del 1921, La danza della collana del 1924, La fuga in Egitto del 1925, Il paese del vento del 1931. Ma sono numerose anche le novelle ispirate alla città romagnola, comprese nelle raccolte Il flauto nel bosco (1923), La casa del poeta (1930), La vigna sul mare (1932), Sole d’estate (1933), Il cedro del Libano (1939). Le opere deleddiane ispirate a Cervia sono significative non solo perché segnano un momento fondamentale nella produzione dell’autrice, proprio nel periodo in cui le fu conferito il Nobel (tra l’altro, uno dei romanzi cervesi, La fuga in Egitto, è citato nella motivazione del premio), ma soprattutto perché permettono di vedere, o rivedere con occhi nuovi, questo “paese veramente dolce e solatìo di Romagna”.
Vi aspettiamo alle ore 17.00!
Informazioni e prenotazioni:
info@darsenadelsale.com
+39 0544 16768